Marco Travaglio ancora una volta nella bufera.
Dopo Giorgio Gori ribattezzato Giorgio Covid, poi l’articolo in cui si invocano le armi contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, questa volta la penna del redattore si scagliata contro la giornalista Annalisa Chirico.
A scatenare il disappunto del giornalista il libro scritto dalla collega in cui la stessa sostiene che:
“per far rinascere l’Italia e dare un futuro stabile al Paese è necessaria la triade composta da Salvini-Draghi-Renzi”.
L’idea non è andata giù al direttore del Fatto Quotidiano tanto da apostrofare la donna con un insulto sessista:
“Ma poi ci vorrebbero pure tre lingue come le sue per leccarli tutti e tre”.
La risposta della Chirico non si è fatta attendere:
“Posto che ogni donna ha il diritto di fare l’uso che vuole della propria lingua, nel caso di specie la ‘triade Salvini Draghi Renzi’ è una tesi giornalistica e politica, la mia: la si può contestare nel merito ma perché volgarizzarla con l’ennesimo volgarissimo insulto sessista?”.
L’episodio non ha lasciato indifferente l’assessore alle Pari Opportunità, Infanzia e Politiche Giovanili del Comune di Potenza, Marika Padula:
“Esprimo piena condanna alle parole del giornalista Marco Travaglio e totale vicinanza alla giornalista Annalisa Chirico.
In un’Italia che pone alle sue basi la democrazia e il rispetto, e che combatte ogni giorno atteggiamenti di sessismo, resto basita che ancora si lasci passare un insulto così grave e volgare nei confronti di una donna.
Mi piacerebbe che una intera Nazione condanni questa leggerezza, così voglio definirla, pur di acquisire sempre più spazio mediatico.
Come donna e come rappresentante delle istituzioni e per il ruolo che rivesto, posso dire che siamo stanche di subire queste violenze verbali!”.
Voi cosa ne pensate?