A POTENZA FINALMENTE RITORNA IL SIMBOLO DI LOTTA DEGLI “INVISIBILI”: LE FOTO

E’ stato inaugurato questa mattina a Potenza il nuovo gazebo del gruppo dei disoccupati del presidio “Invisibili“, dopo essere stato brutalmente distrutto quasi due mesi fa.

La giornata di inaugurazione non è stata affatto una scelta casuale e ricorre infatti in occasione del terzo anno di lotta dei lavoratori fuoriusciti dalla mobilità.

Alla presenza del Vescovo Mons. Salvatore Ligorio e dei segretari di Cgil, Cisl e Uil, il nuovo gazebo ha preso vita.

I disoccupati hanno fortemente ringraziato il Vescovo (per la presenza costante), Don Salvatore, parroco di Avigliano (per la vicinanza espressa in ogni occasione) e anche le sigle sindacali presenti per aver sostenuto le spese necessarie alla realizzazione del gazebo.

Immancabile il ricordo commosso di tutto il gruppo rivolto ad un caro amico e collega, che ha sostenuto e combattuto con loro “la lotta”, fino a quando un brutto male lo ha purtroppo portato via:

“Ciao Antonio, sarai sempre nei nostri cuori”.

Dopo questa breve prefazione, dure sono state le parole degli “Invisibili” che tramite la voce di Giorgio Gruosso hanno precisato:

“Domani saranno ufficialmente 3 anni dall’inizio della nostra lotta, e ancora siamo qui, a rivendicare i nostri diritti.

L’altro giorno in televisione il nostro Presidente Pittella, con l’assessore Cifarelli, il direttore della Lab, Antonio Fiore, insieme ai sindaci della Basilicata, hanno fatto una riunione annunciando la partenza del Reddito Minimo d’Inserimento.

I Comuni che sono già pronti partono subito, gli altri entro la fine di Settembre.

Noi su questa cosa abbiamo le nostre perplessità perchè è un controsenso annunciare che entro fine Settembre partiranno tutti i Comuni, ma poi dare la proroga fino a fine anno per i tirocini formativi.

Ne abbiamo sentite di cotte e di crude in questi 3 anni e questa ne è un’altra, quindi per noi la situazione non è molto attendibile.

Una volta per vedere i pagliacci bisognava andare al circo, ora invece basta venire qui per vederli.

Questi signori in 3 anni sono riusciti a darci solo tirocini formativi.

Noi siamo padri e madri di famiglia, abbiamo dei figli, e con 450 euro al mese non si campano le famiglie.

C’è da considerare anche che fra qualche giorno ricomincia la scuola e con quelle 450 euro bisogna comprare anche i libri.

Volevamo ricordare (per quanto riguarda il Reddito Minimo) che per noi è sempre stato considerato un passaggio, un trascorrere la nottata.

Noi abbiamo sempre chiesto il lavoro, quello vero, quello che ci dia stipendio per poter campare la famiglia e che ci garantisca la contribuzione per la pensione.

Fra pochi mesi ci saranno le votazioni, ricordiamoci gente chi abbiamo votato e loro cosa hanno fatto per noi”.

Parole forti di disoccupati esausti, accompagnate però da un bel messaggio di speranza espresso da Mons. Ligorio:

“Se siamo tutti qui è perchè c’è perseveranza.

Non dimentichiamo le parole che Papa Francesco ha rivolto a questi lavoratori: “Pregate, lottate e non mollate mai per i vostri diritti“.

La Chiesa è vicina alla lotta dei lavoratori.

Pregate per i vostri diritti e abbiate speranza per il bene comune di tutti”.

Queste le foto scattate questa mattina.

Serena Di Bello

Enza Immacolata Martoccia