Il Collettivo “Dtutti” aderisce alla mobilitazione nazionale promossa dalla coalizione ‘Priorità alla scuola‘:
“Lo faremo partecipando alla manifestazione che si terrà il 25 Giugno, alle ore 18:30, a Potenza, in Piazza Mario Pagano.
Riteniamo che il tema della scuola sia centrale per il nostro Paese e per questa ragione, anche durante l’emergenza vissuta in questi mesi, siamo sempre stati attenti alla tematica.
Così è naturale per noi aderire ad una manifestazione che nasce con lo scopo di difendere la scuola da una controriforma assurda e pericolosa.
Ricordiamo che dal 4 marzo scorso, giorno della sospensione dell’attività didattica su tutto il territorio italiano, la scuola è stata protagonista in negativo di un vero e proprio esperimento sociale.
La sospensione dell’attività didattica in presenza ha offerto, infatti, un’opportunità del tutto insperata a coloro che vogliono imporre l’e-learning come forma complementare ordinaria di funzionamento della scuola.
Un modello di scuola che ancora una volta penalizza le famiglie più deboli e gli studenti più deboli.
Un modello di scuola che non ci piace perché riduce l’educazione al mero processo di apprendimento di nozioni e penalizza il confronto, la socialità, la vita vera.
Purtroppo, ancora una volta, si sta realizzando un piano in assoluta continuità con le controriforme che hanno funestato la scuola negli ultimi 25 anni, con l’obiettivo di impedire una formazione critica delle giovani generazioni, destinate, in larga misura, a lavori precari e ripetitivi.
Riteniamo doveroso scongiurare questo progetto e, per questa ragione, saremo al fianco di docenti, personale Ata e famiglie nella lotta per una vera riforma della scuola.
Auspichiamo, per gli studenti italiani, un ritorno in classe in sicurezza.
Per questo, il Governo e le altre istituzioni devono garantire l’effettuazione di uno screening sanitario rivolto a tutte le componenti della comunità scolastica, nonché un’accurata sanificazione dei locali.
Ma non basta.
La scuola italiana infatti ha bisogno soprattutto di:
• una revisione dei criteri di formazione delle classi, con una drastica riduzione del numero degli alunni;
• un aumento degli organici attraverso l’assunzione di tutti i docenti con almeno 36 mesi di lavoro e l’assunzione del personale ATA che ha lavorato almeno due anni;
• investimenti significativi per garantire un potenziamento dei trasporti;
• Investimenti significativi sull’edilizia scolastica con ampliamento delle aule e reperimento di ulteriori spazi, con l’impiego immediato di ogni edificio idoneo disponibile per accogliere le classi in condizioni di sicurezza.
Come scritto nell’appello dagli organizzatori della manifestazione: ‘La comunità scolastica ha bisogno di RIPARTIRE IN PRESENZA a settembre perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica‘.
Siamo convinti che questa sia l’unica strada percorribile e che tutti gli sforzi debbano essere indirizzati in questa direzione”.