Trasformare Potenza in una ‘smart city’ per ammodernare tutta la città! La proposta

Trasformare Potenza in una ‘smart city’: questo il tema dell’incontro svoltosi nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, sede municipale nel centro storico di Potenza, al quale hanno preso parte:

  • il sindaco Mario Guarente,
  • il vicesindaco Michele Napoli,
  • gli assessori Maddalena Fazzari e Antonio Vigilante,
  • Il facente funzioni presidente del Consiglio comunale Rocco Bernabei,
  • i consiglieri comunali Giuliano Velluzzi e Rocco Quaratino,
  • il direttore e il direttore commerciale per l’Italia centrale e meridionale di Huawey, rispettivamente Wayne Zhang e Vincenzo Strangis,
  • il presidente di M.A.C. Gialuca Rotondi,
  • alcuni dirigenti di M.A.C. (System Integrator Italiano, specializzato nello sviluppo e nell’integrazione di sistemi tecnologici).

Nell’introdurre l’incontro il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, all’Università e alla Ricerca Napoli ha sottolineato come da tempo si parli:

“di smart city, di alta tecnologia applicata alle città, per migliorare la vita e la sua qualità.

Con l’incontro odierno immaginiamo di poter ridefinire il volto della nostra città, e questa volta di farlo senza commettere gli errori passati:

  • aree verdi al posto giusto,
  • servizi fruibili su misura del cittadino,
  • scuole ed edifici di facile accessibilità,
  • capacità di accogliere mezzi e persone in maniera efficiente.
  • Riduzione degli sprechi,
  • riduzione dei consumi,
  • ottimizzazione delle risorse,
  • aumento esponenziale dei livelli di vivibilità.

Immaginiamo di poter integrare i sistemi di videosorveglianza cittadina con:

  • i sistemi di rilevamento ambientale,
  • con i sensori di presenza dei mezzi presenti nelle strade,
  • con i sistemi di viabilità dei mezzi pubblici,
  • con i ledwall informativi,
  • le panchine di attesa,
  • i parcometri,
  • le zone adibite a ricarica delle auto elettriche,
  • le centrali meteo,
  • l’illuminazione stradale,
  • i sistemi antincendio,
  • gli accessi agli uffici pubblici,
  • alle scuole e altro ancora.

Un unico grande sistema coadiuvato e gestito da una ‘control room’ e basato su intelligenza artificiale in grado di imparare come e cosa serve alla popolazione in tempo reale, in grado di prevenire situazioni pericolose e in grado di migliorare complessivamente la qualità della vita, appunto.

Immaginiamo la distribuzione di banda ultralarga wifi su tutto il territorio e, attraverso essa, integrare qualsiasi tecnologia senza più necessità di cablare e spendere patrimoni.

Tutto questo è ‘Potenza smart city’.

E poi pannelli solari, accumulo, mini generatori idroelettrici, ottimizzazione dei sistemi di illuminazione stradale, possibilità di accedere ai servizi per il cittadino da qualsiasi punto della città, con identificazione sicura e senza la necessità di doversi recare negli uffici di riferimento.

Innovazione insomma, a 360°, che per una volta segue le esigenze dei cittadini e non quelle del busineSS.

La persona al centro delle informazioni, delle scelte della Pubblica Amministrazione in grado di farsi interprete delle necessità della popolazione.

Nelle rispettive relazioni Rotondi e Strangis si sono soffermati sulle infinite possibilità che offre la loro partnership, attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze maturate nei propri campi d’azione, il recupero, ove necessario, e la integrazione delle tecnologie già presenti sul territorio comunale, la possibilità di utilizzare dai transponder ai droni, dai sistemi geolocalizzazione alle centraline per la rilevazione degli inquinanti, dai sistemi di videosorveglianza alle reti di comunicazione, per andare a definire un progetto organico in grado di produrre un ammodernamento complessivo del ‘sistema’ città, che abbia al centro la persona, il cittadino”.

Prospettata anche la possibilità di attivare una academy, sulla base di collaborazione che le due società già hanno in essere con 35 università, per la formazione di diplomati e laureati in ambito informatico e della Cyber Security.

Il Sindaco, nel sottolineare quanto la sua esperienza europea, in qualità di membro e relatore del Comitato delle Regioni per le infrastrutture critiche, gli abbia consentito di conoscere in maniera più approfondita “l’importanza delle ‘smart cities’ anche riguardo ai cambiamenti climatici che stiamo registrando in maniera sempre più repentina” ha rimarcato la primaria necessità, nell’ambito di quanto concerne la protezione civile di “avere a disposizione strumenti che in caso di emergenze, consentano di salvare vite umane, grazie alla tempestività di interventi che, proprio grazie alla digitalizzazione, potranno essere sempre più mirati, efficaci e capaci di fornire risposte praticamente in tempo reale, non sulla base di previsioni, ma sui reali bisogni che si dovessero manifestare.

Ha concluso Guarente:

“Studieremo congiuntamente con gli uffici quali possano essere i primi ambiti di applicazione di queste nuove idee, quantificheremo con l’aiuto di Huawei e M.A.C. il fabbisogno economico, per dare il via a una rivoluzione che possa davvero e concretamente dare un volto nuovo al capoluogo di regione”.

Zhang, nel suo intervento conclusivo ha auspicato che la collaborazione proposta possa produrre i frutti auspicati, “facendo di Potenza una città smart, una città verde, una città sicura”.

Cosa ne pensate?