“IL COMUNE DI POTENZA NON DEVE FARE FIGLI E FIGLIASTRI”: SI TORNA A PARLARE DI PARCHEGGI E AMBULANTI. QUESTA LA PROPOSTA

A Potenza si torna a parlare di regolamentazione dei parcheggi a pagamento e di alcune autorizzazioni concesse agli ambulanti, a parlare è Savino Giannizzari, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale di Potenza:

“In relazione alla discussione sul tema ticket insufficiente o scaduto per i parcheggi nella prima commissione e sulla normativa da applicare in casi simili, bisogna fare chiarezza attraverso lo strumento disponibile per l’amministrazione comunale.

Alla luce della verifica fatta in questi giorni, in seguito alla polemica sulla discrepanza fra il regolamento comunale e le indicazioni della Cassazione in merito alla normativa da applicare, quella del codice della strada, è apparso chiaro che la legge e rigida anche perché non può prevedere tutte le situazioni che possono verificarsi a chi utilizza i parcheggi pubblici, nel nostro caso a Potenza.

La necessità di regolamentare i parcheggi è dovuta alla loro carenza, non solo nel centro storico, ove è comprensibile data la sua radice che viene da tempi lontani quando era imprevedibile lo sviluppo della mobilità su ruota come la conosciamo oggi, ma, ai noi, anche nelle zone di realizzazione più recente ove le regole del buon senso e dell’urbanistica non hanno ricevuto giustizia.

I cittadini vengono penalizzati due volte dalle amministrazioni politiche e dirigenziali, che hanno consentito ciò che è sotto gli occhi di tutti. Mancanza di spazi per i parcheggi, per il verde pubblico, la pedonalità spesso è una chimera e così via.

Il tutto si traduce in scarsa qualità della vita. Per questo è necessario stabilire di far pagare i parcheggi per limitare allo stretto necessario la sosta in quei luoghi dove la “dotazione” è scarsa. E’ questo lo spirito della legge che ne consente la richiesta di un pagamento.

Oggi ci si scontra con un a sorta di aggressività contro chi ha stabilito e previsto di occupare un posto per un certo periodo, per esempio due ore, ma costretto dalla volontà altrui a dover sostare di più e non poter andare a “regolarizzare il pagamento” per il tempo ulteriore in partenza non previsto.

Ed è qui che la norma è carente. Per tanto a nostro parere il comune, quindi gli organi a questo deputati, possono tranquillamente di adottare il metodo della tolleranza.

E’ una discussione aperta che non deve essere sottovalutata.

La nostra proposta è di dare almeno mezz’ora di tempo in più quando il ticket è scaduto e di lasciare la possibilità, a chi dimostra di non aver potuto prevedere il prolungarsi della sosta di poter essere sgravato dalla multa.

Con una serie di bonus, per i recidivi tale possibilità potrebbe essere annullata. Le maglie della tolleranza nel comune di Potenza sono troppo elastiche. In alcuni casi non è presa in considerazione in altri si trasforma in prassi.

Sempre in tema di rispetto del codice della strada vediamo come a molti ambulanti vengono concesse autorizzazioni in pieni incroci, che spesso diventano posizioni stabili che sono evidentemente in contrasto col codice della strada, che causano pericolo per la circolazione.

Allora bisogna tracciare una linea precisa da seguire che dia regole uguali per tutti e non faccia favoritismi o figli e figliastri”.