Il Dirigente Ferrari lascia la Questura di Potenza. Auguri per il nuovo incarico

All’atto del suo trasferimento alla Questura di Bolzano dove assumerà, con decorrenza 1° giugno 2025, l’incarico di Questore della provincia, il Dirigente Generale di P.S. Giuseppe Ferrari ha rivolto un saluto a tutta la comunità potentina:

“Nel momento in cui mi preparo a lasciare la Questura di Potenza, per assumere un nuovo incarico, desidero rivolgere un sentito saluto e un profondo ringraziamento a tutte le componenti della comunità potentina.

In questi anni ho avuto il privilegio di vivere un’esperienza intensa, umanamente e professionalmente ricca, in una terra che mi ha accolto con calore e rispetto.

Potenza e la sua provincia resteranno per sempre nel mio cuore, non solo come luoghi di lavoro; ma anche come spazi di vita condivisa, di relazioni autentiche e di sfide affrontate insieme.

Alle Autorità, civili, militari e religiose, va la mia riconoscenza, per la costante e proficua collaborazione, tesa, nell’ambito dei reciproci ruoli, al comune obbiettivo della tutela del bene pubblico e della sicurezza dei cittadini.

Il dialogo aperto e la sinergia costruita nel tempo, hanno rappresentato un modello virtuoso di cooperazione istituzionale.

Un pensiero speciale va alla gente di questa splendida comunità, che ringrazio per la fiducia e per i segni di stima manifestati nei miei confronti.

Ho cercato di essere sempre vicino alle persone, consapevole che la sicurezza si costruisce anche con l’ascolto e la comprensione.

Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno che ho avuto l’onore di guidare, dico semplicemente “grazie”.

Loro sono il cuore pulsante di un’Amministrazione che serve il Paese con silenziosa dedizione.

Mi hanno accompagnato ogni giorno con impegno, lealtà e passione. Continuerò a portare con me l’orgoglio di aver fatto parte di questa squadra.

Lascio la Basilicata con emozione, ma anche con la serenità di aver dato tutto me stesso.

Il mio saluto è un arrivederci, con gratitudine e affetto sinceri”.