“Ci siamo battuti negli ultimi tre anni e finalmente il Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese sarà dotato del Piano di Gestione del cinghiale, si tratta di un primo passo molto positivo per fronteggiare un’emergenza per troppo tempo negata e affrontata in modo ideologico”.
Lo afferma il Presidente della Comunità del Parco, il Sindaco di Moliterno Antonio Rubino.
Più volte portavoce dei cittadini che lamentavano l’inerzia dell’Ente Parco rispetto al problema della massiccia presenza di ungulati, Rubino ritiene che “il lavoro del nuovo direttore Luzzi, del Consiglio direttivo del Parco e del commissario ad acta Tisci, inizia a produrre risposte per i cittadini”, secondo il Sindaco di Moliterno “i cinghiali in sovrannumero sono una seria minaccia per la sicurezza pubblica e per l’agricoltura, oltre ad essere responsabili di numerosi incidenti stradali.
L’approvazione di questo piano e il bando per la selezione dei sele-controllori per operare sul territorio del Parco, sono atti che da tempo avevamo sollecitato insieme ad altri colleghi sindaci”.
Il piano, che sarà attuato nel corso dei prossimi anni, prevede una serie di misure per ridurre la popolazione di cinghiali, tra cui l’abbattimento selettivo, la prevenzione dei danni alle colture e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
“Il mio Comune insieme a Grumento Nova, Paterno, Lagonegro e Tramutola ricade nei territori zona infetta per Peste Suina Africana, un aggravio dei problemi dovuti alla presenza di cinghiali in sovrannumero” conclude il Presidente Rubino “il Parco svolgendo il suo ruolo di tutela e salvaguardia della biodiversità, finalmente interverrà per un equilibrio faunistico e per la tutela anche dei cittadini del Parco.
La Comunità del Parco che presiedo sarà vigile nel monitoraggio dell’attuazione del piano e contribuirà, in ogni modo possibile, a garantire la sua piena efficacia”.