LO SVERSAMENTO DI PETROLIO NON FERMA LA RIAPERTURA DEL COVA IN VAL D’AGRI MA C’È CHI SI OPPONE

“Ancora una volta, come già accaduto dopo lo sbocco conseguente alla chiusura del 31 marzo, la Giunta Pittella assume la decisione di riaprire il Cova di Viggiano, senza aprire alcun confronto con le parti sociali e i rappresentanti istituzionali del territorio”.

Lo dichiara Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata, che continua:

“Nonostante il susseguirsi di incidenti negli anni, culminati con lo sversamento delle 400 tonnellate di petrolio, non si avverte nuovamente la necessità di far precedere la scelta di riaprire l’impianto da un confronto aperto e trasparente sulle cause dello sversamento e sull’adozione delle misure atte a garantire la sicurezza dell’impianto, a tutela del territorio, della salute dei cittadini e dell’ambiente.

Siamo di fronte ad un modus operandi figlio di una visione autarchica e personalistica della cosa pubblica, poco rispettosa della comunità lucana e della sua rappresentanza. Il reiterato abuso dello strumento della conferenza stampa è solo l’ennesima attestazione di una prassi poco vocata al confronto e alla partecipazione trasparente.

La Cgil continuerà a stare in prima linea vigilando affinché l’attività estrattiva sia effettuata in sicurezza, a garanzia dei lavoratori e del nostro territorio, ben sapendo che, oltre alla questione che attiene al presente, abbiamo la necessità di delineare sin d’ora i tempi e le risorse per governare il necessario processo della transizione energetica”.