Potenza: ancora bloccate le attività di screening e prevenzione a causa del Covid! Questa la situazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei Consiglieri di Centrosinistra al Comune di Potenza:

  • Bianca Andretta;
  • Angela Blasi;
  • Roberto Falotico;
  • Francesco Flore;
  • Angela Fuggetta;
  • Rocco Pergola;
  • Pierluigi Smaldone;
  • Vincenzo Telesca.

Questi i dettagli:

“Nel mese di marzo scrivemmo all’ex direttore del San Carlo preoccupati per i ritardi relativi allo screening di senologia e ricevemmo rassicurazioni e la promessa di un resoconto mai arrivato.

Oggi le preoccupazioni sono aumentate, come anche i casi di persone che non hanno potuto effettuare i controlli necessari a causa dell’emergenza covid.

Un’emergenza che si sta protraendo da tempo e che non può compromettere il diritto alla cura ed alla salute.

Da tempo, sindacati ed associazioni provano a chiedere soluzioni, ma gli accorati appelli non trovano riscontri e tanto meno risposte che possano rassicurare chi si sente abbandonato a livello sanitario.

Gli screening hanno un valore unico ed indispensabile ed i numeri riguardanti l’aumento dei tumori alla cervice uterina, alla mammella ed al colon retto in questo periodo sono campanelli di allarme.

Secondo l’Osservatorio Nazionale Screening, in un rapporto che quantifica i ritardi accumulati nella diagnosi oncologica sono circa un milione gli esami in meno con un potenziale incremento della diagnosi di cancro prossimo alle cinquemila unità.

È questa la faccia più subdola del Covid-19, aggravata dalla sconcertante e pericolosa comunicazione del direttore sanitario dell’ ASP, dello scorso 11 novembre, in cui si evidenzia come alcune strutture sanitarie aziendali non avrebbero la possibilità di garantire la necessaria sicurezza e le idonee misure di contrasto al contagio da Covid 19 per far riprendere lo screening.

Reiteriamo gli appelli già lanciati e chiediamo risposte concrete alla Regione in nome del diritto alla salute sancito nella nostra Costituzione e chiediamo non solo che vengano ripristinate le attività di screening, ma che si pongano in sicurezza gli operatori sanitari e gli utenti, garantendo l’adozione di misure di prevenzione e il rispetto delle priorità in base ai livelli di rischio individuale”.