Potenza, cittadini preoccupati per la propria salute: “Si ritiene necessario effettuare ulteriori accertamenti sugli effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici”.

Il presidente del gruppo consiliare ‘La Potenza dei cittadini’, Rocco Pergola, ha presentato un’interpellanza su un’infrastruttura di telecomunicazioni in contrada Botte:

“Considerata la ripresa dei lavori dell’installazione dell’infrastruttura di telecomunicazione in c/da Botte che erano stati sospesi dall’amministrazione comunale per:

-la violazione delle norme inerenti le fasce di rispetto stradali in particolare dei vincoli derivanti dai limiti di distanza previsti dal codice della strada e relativo regolamento di attuazione;

-la realizzazione di un tratto di cavidotto lungo la banchina della S.p. n.30, in assenza di autorizzazione da parte della Provincia di Potenza proprietario dell’area in violazione dell’art.28 del codice della strada.

Si richiede, viste le segnalazioni di numerosi cittadini al fine di poter garantire la tutela della salute dei cittadini di contrada Botte, di invitare la ditta installatrice a valutare l’ipotesi di delocalizzione in una zona non abitata messa a disposizione dell’amministrazione comunale vista la scarsa conoscenza dei rischi sanitari ambientali e dei problemi di salute e sicurezza causati dalle attuali tecnologie wireless 2G, 3G , 4G e 5G (molto meno studiate per ciò che concerne i loro effetti sull’uomo e sull’ambiente).

Si ritiene necessario avviare un nuovo provvedimento di sospensione da parte dell’amministrazione comunale necessario ad approfondire ed effettuare ulteriori accertamenti sugli effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici considerando anche il documento ufficiale del Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (Scheer) della Comunità Europea che evidenzia criticità e mancanza di chiarezza in merito all’esposizione a tecnologie di ultima generazione che sta interessando numerose città con effetti nocivi sull’ambiente e sulla salute umana, ipotesi supportata dalle conseguenze biologiche inesplorate sui cittadini prossimamente irradiati e dai recenti fatti di cronaca con centinaia di volatili morti durante il test di antenne di ultima generazione.

Si richiede infine di verificare che il personale sia autorizzato a svolgere tale attività lavorativa presso il cantiere di c/da Botte e che la ditta esecutrice rispetti le disposizioni contenute nel PSC in base all’emergenza COVID-19 con la corretta applicazione delle procedure di lavoro”.