POTENZA: FAMIGLIE SUL LASTRICO, SENZA STIPENDIO DA LUGLIO. LA PROTESTA CONTINUA

Continua ancora oggi lo sciopero da parte di circa 90 lavoratori delle autolinee Liscio, con le braccia incrociate dallo scorso Venerdì.

Avanzano lo stipendio dal mese di Luglio e le famiglie di questi lavoratori sono praticamente sul lastrico, non hanno più soldi per fronteggiare le spese quotidiane ecco perchè, spinti dalla disperazione, hanno avviato questa forma di protesta ad oltranza.

L’azienda non paga perchè attende il trasferimento dei contributi dalla Regione la quale però ha fatto sapere che comunque la Liscio non può cullarsi solo sui contributi dell’Ente ma mettere mano anche alla propria liquidità.

Intanto in Basilicata sono tantissimi i comuni che hanno visto soppresse 2 corse su 3 e particolari disagi si riversano sui pendolari (soprattutto sugli studenti impossibilitati a raggiungere le scuole), e il gioco dello scarica barili colpisce come sempre l’anello debole della catena: i cittadini.

L’esito degli ultimi due incontri, che i lavoratori hanno preteso con Regione e Prefetto, hanno avuto esito negativo per tanto lo sciopero (avviato dai lavoratori in maniera autonoma senza sindacati) continua anche oggi.

Intanto scende in campo Giannino Romaniello, Consigliere regionale (Gruppo Misto – Art. Uno Movimento Democratici  e Progressisti) che manifesta solidarietà a questi lavoratori e propone:

“La vertenza in corso dei lavoratori della Liscio, che si sono visti costretti ad attuare una forma di lotta con effetti negativi sull’utenza del servizio di trasporti (i cittadini), la dice lunga sulla difficile situazione che stanno vivendo i lavoratori del settore;  infatti, non solo i dipendenti della Liscio, ma anche tanti altri, ricevono con enorme ritardo gli stipendi per responsabilità che al 90% sono riconducibili ai ritardi con cui la Regione trasferisce le risorse,  unitamente al perverso meccanismo con cui la COTRAB opera la ripartizione ai diversi associati.

Alla fine del 2016 si è approvato un piano “in fretta e furia” per evitare il taglio dei trasferimenti dal Governo centrale. Un piano su cui non è stato possibile sviluppare un adeguato confronto nella commissione competente, anche attraverso un necessario coinvolgimento di tutte le parti interessate: province, sindacati, associazione dei consumatori ecc..

L’impegno,  però,  era quello di accelerare i tempi e mettere a gara il servizio, superando la logica del monopolio ed attuare la strategia della divisione in bacini omogenei nella gestione del servizio, oltre che superare le inefficienze e migliorare la qualità, cercando di attuare l’integrazione fra gomma e ferro, e ancora, arrivare al sistema della bigliettazione unica su cui da tanto si parla, ma non la si attua facendo pagare i costi ai cittadini.

E’ ora di fare il punto: capire se la Regione è in grado di rispettare gli impegni sui tempi della gara, oltre che rispettare i tempi per il trasferimento delle risorse, evitando eventuali alibi alle imprese. Pieno sostegno alla lotta intrapresa dai lavoratori ed immediata costituzione di un tavolo di confronto in sede prefettizia con Regione, COTRAB, aziende e sindacati, per garantire l’erogazione degli stipendi e la ripresa del servizio”.