Il 20 dicembre alle ore 16:30, si terrà, presso il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”, l’evento conclusivo di “MagNet – La Rete dei Musei della Magna Grecia”, un progetto di cooperazione interregionale finanziato dal Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Basilicata 2014-2020.
Ideato dal Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM), MagNet è stato realizzato in partnership con l’Unione Regionale dei Comuni delle Isole Ionie (PED-IN) e ha coinvolto, inoltre, stakeholder italo-greci tra i quali la Direzione Regionale Musei Basilicata (DRM-BAS), l’Eforato delle Antichità di Corfù, l’Università degli Studi della Basilicata e il Comune di Tito.
Attrattività, valorizzazione del territorio e digital heritage sono i termini che racchiudono l’essenza del progetto che, avviato nel novembre 2021, propone un modello innovativo di fruizione dei musei e delle aree archeologiche con l’obiettivo di contribuire a promuovere e accrescere il loro potenziale attrattivo, facendone “porte di accesso” alla scoperta dei territori circostanti.
Un importante lavoro di ricerca ha coinvolto esperti di rilievo nazionale e internazionale e la condivisione di best practice e competenze si sono rivelate fondamentali nel processo decisionale utile a selezionare un modello di fruizione a cui ispirarsi, adeguato alle particolari finalità del progetto.
Il modello messo a punto è stato poi applicato ai reperti conservati nei Musei Archeologici Nazionali di Metaponto (Bernalda), della Siritide (Policoro), della Basilicata “Dinu Adamesteanu” (Potenza) e del Museo Archeologico di Corfù, ai quali si è aggiunto il sito archeologico di Torre di Satriano in Tito.
Una vera e propria Rete di Musei e Aree archeologiche, dunque, unita da un filo conduttore comune: la Gorgone, uno dei soggetti mitologici più diffusi nelle produzioni artigianali, sia delle colonie greche sia dei centri indigeni dell’entroterra della Basilicata, intorno a cui sono stati sviluppati i prodotti di MagNet.
L’evento di chiusura sarà l’occasione per presentare i risultati e gli output del progetto: dal Database dei reperti digitalizzati in 3D al sito web, dai video promozionali alla Gaming App “MagNet: Missione Magna Grecia”, il serious game in cui i partecipanti, attraverso un viaggio virtuale tra i siti archeologici di riferimento, andranno alla scoperta dei tesori della Magna Grecia seguendo le orme della giovane archeologa Giulia e cimentandosi nelle varie fasi del lavoro dell’archeologo: dallo scavo dei reperti, al restauro fino all’esposizione museale.
MagNet diviene così la prova tangibile che la collaborazione transnazionale può trasformare il passato in un ponte verso un futuro ricco di scoperte e connessioni aprendo nuove prospettive per la valorizzazione condivisa di un patrimonio culturale e archeologico straordinario.
Di seguito la brochure dell’evento.