A POTENZA PINUCCIO DI STRISCIA LA NOTIZIA: “OGNI VOLTA CHE VENIAMO SUCCEDE QUALCOSA DI NUOVO”

Pinuccio è tornato ancora una volta in Val D’Agri e a Potenza.

Nel servizio di Striscia La Notizia, andato in onda ieri sera, l’inviato ha fatto presente alcune novità sul Cova.

Sulla scia del servizio del 19 Aprile (in merito allo sversamento del Centro Oli Eni) Pinuccio ha dichiarato:

“L’Eni ha fatto una relazione dopo lo sversamento (proprio per la messa in sicurezza) e ci sono dei dati un pò preoccupanti, oltre al fatto che il buco nelle cisterne prima era uno, ora pare siano due!

Infatti nella relazione si evince che il serbatoio V220-TA-001A “è risultato essere il probabile principale responsabile dello sversamento” però hanno fatto un test dove viene evidenziato un possibile danneggiamento al fondo del serbatoio V220-TA-001D”.

Poi Pinuccio ha intervistato Giuseppe Di Bello (Presidente dell’Associazione “Liberiamo la Basilicata”) il quale ha dichiarato:

“E’ emerso che nell’attività di ricerca che ha fatto stesso Eni (come messa in sicurezza di emergenza) sono usciti dei valori altissimi in termini di cancerogeni.

Stiamo parlando di cancerogeni estremamente pericolosi che sono stati trovati in vari pozzetti ispezionati.

Usciti anche altissime quantità sia di idrocarburi leggeri sia di idrocarburi pesanti.

Siamo già in una fase avanzata di emergenza e di contaminazione”.

Continua Pinuccio:

“All’emergenza si aggiunge una complicazione: perchè alcuni dei dirigenti pubblici di Provincia, Regione e Arpab (che dovrebbero vigilare sull’ambiente e sull’inquinamento) sono stati rinviati a giudizio proprio per reati ambientali (in due processi)”.

L’inviato chiede ancora al Tenente Di Bello: “Le accuse nei confronti di questi dirigenti quali sono?”

“Partono dal disastro ambientale di Fenice dell’Ottobre 2011 fino ad arrivare al traffico e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi da attività estrattive del 29 Marzo 2016.

Queste persone lavorano ancora negli stessi ambienti e hanno toccato le aree tematiche per le quali erano già state rinviate a giudizio e già erano sotto processo”.

Conclude Pinuccio:

“Due pesi e due misure: al Tenente Di Bello (quando era sotto processo perchè aveva pubblicato delle analisi sulla situazione del Pertusillo) durante il processo gli hanno tolto la divisa da poliziotto provinciale e lo hanno messo a lavorare nel Museo.

Adesso è stato assolto e rimane sempre nel Museo invece “questi” continuano a lavorare nei loro settori.

Mi sa che dobbiamo tornare di nuovo”.