Gli studenti del Da Vinci – Nitti di Potenza incontrano la scrittrice potentina Roberta Luongo in videoconferenza da Istanbul.
La scuola, in questo delicato momento, mostra tutta la sua vicinanza e la sua cura delle studentesse e degli studenti, offrendo loro, oltre alle canoniche opportunità, le numerose occasioni di formazione previste e programmate in condizioni di normale frequenza.
La stessa Dirigente, la prof.ssa Alessandra Napoli, segue direttamente la preparazione degli eventi e gli incontri con gli autori, sostenendo docenti e studenti nell’immane sforzo di condurre la didattica in questa lunga emergenza.
Pertanto, il 27 Marzo la Biblioteca dell’Istituto d’Istruzione superiore Da Vinci-Nitti, in accordo con la rete delle biblioteche scolastiche lucane, darà vita ad un interessante incontro tra gli studenti delle classi terze e la scrittrice Roberta Luongo in collegamento da Istanbul.
Roberta Luongo nasce a Potenza nel 1986, prende la maturità scientifica e si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia all’Università degli studi di Basilicata.
Si specializza poi in Antropologia Culturale ed Etnologia presso il polo Bolognese dell’Alma Mater Studiorum, con una tesi di laurea sulle credenze religiose, da cui trae spunto per importanti considerazioni circa la struttura sociale e relazionale delle popolazioni del sud Italia.
“Amara” è il suo primo romanzo, narra la travolgente amicizia tra due bambine della Lucania dei primi anni Novanta, quando Potenza agli occhi della scrittrice era davvero “una cittadina nella quale il progresso aveva le sembianze di un leone apatico e indolente”.
Il quartiere Poggio Tre Galli fa da sfondo alle prime pagine del romanzo, rappresentando nell’incompiutezza edilizia degli anni Novanta, un mondo acerbo e brullo, dove la scuola è l’unica finestra sul mondo.
Un mondo che, però, le bambine tendono a figurarsi secondo le esperienze quotidiane di una società arroccata sulle montagne, chiusa ad ogni contatto con il diverso e stretta inevitabilmente attorno alla parrocchia.
E’ in questo scenario che, in un giorno d’inverno la vita serena e cattolica di Angela incrocia quella sovversiva e blasfema di Amara, dando respiro ad una avvincente storia, che toccherà tematiche secondarie rispetto all’amicizia, ma altrettanto preziose per gli adolescenti in ascolto.
Nello specifico, la scelta universitaria, con la quale tra due anni le studentesse e gli studenti di terza dovranno confrontarsi, resta uno snodo cruciale nella vita di ciascuno, anche in quella del personaggio del romanzo Amara, che è sedotta “dall’audace progetto di poter arrivare alla verità delle cose e alle leggi che le governano”.
Il confronto con lo straniero, il diverso da noi, si risolve con la considerazione, di Amara “che questi Musulmani non avevano nulla di diverso dai Cristiani, tranne che per il nome, erano persone assennate e affettuose, che fossero praticanti o meno nel culto essi erano praticanti nella vita perché l’avevano accolta in casa loro, lei che era cattolica e cantava quando parlava”.
Piccole anticipazioni di un incontro che si profila foriero di spunti di riflessioni per le studentesse e gli studenti, che, insieme alle penne e ai quaderni, attiveranno webcam e microfoni.