AVIGLIANO: UFFICIALI LE DECISIONI PRESE SULLA COSTRUZIONE DELLE PALE EOLICHE

LE PALE EOLICHE INVADONO POTENZA!

Adesso è ufficiale: ad Avigliano non saranno costruite le pale eoliche su Monte Carmine – Monte Caruso.

A renderlo noto il Sindaco di Avigliano Vito Summa, che ha indetto una conferenza nel corso della quale è stata rigettata la proposta di installare aerogeneratori in prossimità del Santuario e del Castello di Lagopesole.

Più volte il Comune di Avigliano aveva segnalato che il sito di Monte Carmine – Monte Caruso per la sua valenza storico-culturale, paesaggistica ed ambientale meritasse di essere preservato da un intervento che ne avrebbe deturpato la bellezza paesaggistica ed ambientale.

Così come riportato in una nota diffusa dal Sindaco Summa:

“Della vicenda erano stati investiti prima il Ministro Franceschini e poi successivamente la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, documentando la richiesta con materiali ed approfondimenti che attestavano la valenza storico culturale (oltre che religiosa del Santuario del Monte Carmine) segnalando il pericolo che una interferenza visiva troppo ravvicinata avrebbe finito per danneggiare anche il vicino Castello di Lagopesole, in evidente contraddizione con la vigente normativa regionale (L. 54/2015) in materia di siti non idonei.

Il Comune aveva proposto l’avvio dell’iter per l’apposizione del vincolo paesaggistico onde evitare (anche per il futuro) nuovi scempi che (tenuto conto delle determinazioni assunte dalla Soprintendenza) appare a questo punto molto più concreto e realizzabile.

La società Melfi Rinnovabili ha presentato una nuova proposta modificando l’ubicazione originariamente prevista, allontanando le torri che provocavano interferenza visiva e riducendo a una soltanto quelle ricadenti nel territorio di Avigliano.

Siamo soddisfatti per aver conseguito un risultato su cui molti si erano precipitati ad esprimere giudizi affrettati, riuscendo a dimostrare la valenza di un territorio a forte vocazione paesaggistica e ambientale, grazie alla preziosa collaborazione fornita dal Soprintendete Canestrini e dall’Arch. Cirigliano.

La strategia messa in campo ha consentito di rimuovere ben otto delle nove pale che avrebbero deturpato uno dei punti panoramici più suggestivi (crocevia di tre bacini orografici).

Abbiamo difeso con determinazione un paesaggio che rischiava di essere irrimediabilmente compromesso da una diffusione selvaggia ed indiscriminata di impianti eolici.

L’auspicio è che il Consiglio Regionale possa rapidamente approvare, in via definitiva, le “Linee guida su impianti inferiori a 1 mega” (adottate dalla Giunta Regionale con DGR. N. 823 del 12/7/2016) ponendo un freno ad un fenomeno ormai fuori controllo, soprattutto nelle immediate vicinanze dei centri abitati e dei luoghi di pregio”.