Picerno, falda inquinata? I cittadini vogliono sapere se possono continuare a bere! Ecco i dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa dell’associazioneAmici di Monte li Foj” per la problematica dell’ex pozzo del petrolio di Monte li Foj e l’eventuale inquinamento della falda acquifera sita in località contrada Porco morto a Picerno (PZ).

Scrive il presidente dell’associazione culturale ‘Amici di monte li Foj’, Antonio Genovese:

“Nei mesi addietro, con l’elezione del nuovo presidente dell’ARPAB Antonio Tisci, e col conseguente riassetto dell’ ente stesso, abbiamo ben sperato in un serio interessamento alla nostra problematica.

Infatti il presidente Tisci, sin dall’inizio del suo mandato, ci ha sempre espresso la sua vicinanza e ha mostrato l’interesse a far chiarezza sulla vicenda.

Nello scorso autunno alcuni dipendenti dell’ARPAB sono venuti a fare i prelievi, laddove 2 anni fa li avevamo fatti in forma privata in cui risultarono presenti idrocarburi e stronzio (elemento potenzialmente radioattivo) con valori superiori alla norma, in collaborazione con la Prof.ssa Albina Colella (docente dell’università degli studi della Basilicata) al fine di eseguire un confronto.

Siamo in primavera e come da calendario, gli agricoltori si apprestano ad eseguire le lavorazioni del terreno per le colture del periodo; ovviamente si chiedono se sarà possibile usufruire dell’acqua che sgorga dalle fontane oppure no.

I comuni cittadini si pongono il quesito se poter continuare a bere, come in passato, quest’acqua oppure no, come anche gli allevatori di bestiame.

Si capisce bene che questa situazione di attesa crea malcontento e ansia.

Chiediamo, dunque, al presidente Tisci: quanto tempo deve ancora passare per poter conoscere il risultato delle analisi?

Sicuramente ci sono altre problematiche che destano la sua l’attenzione, ma anche noi suoi concittadini abbiamo bisogno di risposte o dobbiamo continuare a considerarci di serie B?

Siamo stanchi di essere sbeffeggiati da una politica unilaterale e sorda.

Confidiamo in una sua celere e positiva risposta, in linea con le dichiarazioni di cambiamento rese all’atto del mandato”.