ESTRAZIONI TEMPA ROSSA: BASILICATA E PUGLIA UNITE NELLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA TOTAL!

Domani, 20 Maggio, a partire dalle ore 10:00, Piazza Plebiscito di Colrleto Perticara sarà il ritrovo per una sentitissima manifestazione.

Associazioni e comitati (pugliesi e lucani) si riuniranno per esprimere il comune dissenso in merito all’avvio delle operazioni per l’estrazione di petrolio a Tempa Rossa (ad opera della Total) e schierarsi pubblicamente al fianco di tutti i cittadini che vedono la loro salute messa in pericolo.

Questi gli aderenti all’iniziativa:

  • Coordinamento No Triv Basilicata;
  • Confederazione COBAS Taranto;
  • ISDE;
  • PeaceLink;
  • Liberiamo la Basilica;
  • Ehpa Basilicata;
  • Taranto Respira;
  • Giustizia per Taranto;
  • Genitori Tarantini;
  • Partecipazione è Cambiamento;
  • Wwf Taranto;
  • demATaranto;
  • Taranto Ricerca Futuro;
  • Hermes AccademyOnlus;
  • Strambopoli presidio Arcigay provincia Taranto;
  • CasArcobaleno;
  • Centro di Ascolto LGBTQ + Taranto e provincia;
  • Comitato Verità per Taranto;
  • Cobas Scuola Altamura;
  • Comitato Lavoratori e Cittadini Liberi e Pensanti Taranto;
  • Potere al Popolo Taranto;
  • NoScorie International;
  • Ass. Verdi città di Taranto;
  • ScanZiamo le Scorie;
  • Con.Pro.Bio.Lucano;
  • Osservatorio Popolare Val d’Agri;
  • Briganti dItalia;
  • Forum Democratico Bernalda;
  • Tamburi Combattenti;
  • Tutta mia la città;
  • Fondo Antidiossina Taranto;
  • Liberiamo Taranto;
  • Diem 25 Taranto;
  • Partecipazione è Cambiamento;
  • Progentes;
  • Taranto Lider;
  • WWF Potenza e Aree Interne;
  • PCI Basilicata;
  • R.A.S.P.A. (Rete Autonoma Sibaritide Pollino per Autotutela);
  • Potere al Popolo Alto Ionio;
  • Potere al Popolo Basilicata;
  • Libera Basilicata.

Il foltissimo schieramento “anti-Total” ha spiegato nel dettaglio le motivazioni alla base dell’evento:

“L’assemblea tenutasi a Taranto lo scorso 6 Aprile, cui hanno aderito e partecipato numerose associazioni e realtà tarantine e lucane, ha deciso di promuovere ed organizzare una prima manifestazione congiunta a carattere interregionale a Corleto Perticara (PZ), Domenica 20 Maggio.

È nell’area del triangolo rappresentato dai comuni di Corleto, Guardia Perticara, Gorgoglione, nell’alta valle del Sauro, che sta per sprigionare tutta la sua potenza distruttrice il Progetto Interregionale Tempa Rossa, secondo giacimento di petrolio e gas più grande in Europa, dopo quello di Viggiano.

È ormai imminente l’avvio delle prove di estrazione e produzione, che precederanno di poco la messa in produzione (coltivazione) dei 6 pozzi perforati ed attrezzati, in attesa dell’autorizzazione di altri 2.

Dobbiamo manifestare a ridosso della mostruosa raffineria della Total, appollaiata ad oltre 1.000 metri, chiamata Centro Oli, per denunziare la palese contraddizione delle istituzioni locali e regionali che parlano di punto zero ambientale, mentre da diversi anni restano irrisolti seri problemi di inquinamento e promesse di bonifica in siti dove si sono verificati parossistici sforamenti delle soglie di contaminazione nei pressi di pozzi, dove si distende la più grande discarica da idrocarburi d’Europa (la Semataf), dove agiscono sostanze cancerogene pericolose per la salute e per l’ambiente.

Clamoroso il progetto della joint venture delle multinazionali Total, Shell, Mitsui, di demineralizzare le acque di trattamento e sversarle direttamente nel fiume Sauro!

Il petrolio estratto e trattato negli impianti della Basilicata dovrà, in seguito, essere trasferito alla raffineria Eni di Taranto, allacciando le condotte a quelle provenienti dal Cova (Centro Oli) di Viggiano, per essere stoccato e, quindi, da lì venduto all’estero.

Saranno inevitabili ulteriori ricadute ambientali per un territorio già fortemente martoriato da megaimpianti come l’Ilva, il cementificio Cementir, le attività del porto commerciale, la raffineria, con un significativo incremento di navi, il prolungamento del nuovo pontile nel Mar Grande, la costruzione di ulteriori mega cisterne.

Gli appetiti scatenati dal secondo più grande giacimento di idrocarburi in terraferma di Europa ha inoltre prodotto effetti politici, ambientali, anticostituzionali, a dir poco devastanti per la democrazia e per i territori di Puglia e di Basilicata.

In nome del famigerato emendamento Tempa Rossa, il governo uscente ci ha regalato il frutto avvelenato della deliberazione adottata in Consiglio dei Ministri il 22 Dicembre scorso, dando il consenso unilaterale alla prosecuzione del procedimento dell’istanza di autorizzazione per l’adeguamento delle strutture di logistica presso la raffineria di Taranto della società ENI S.p.a.

In un colpo solo, nell’interesse delle multinazionali energetiche, si ribalta così l’esito del Referendum di revisione costituzionale celebrato il 4 Dicembre 2016, che ha ribadito che lo Stato non può in alcun modo prevaricare le Regioni nelle scelte che concernono l’energia e il governo del territorio”.