Potenza: il comparto ortofrutticolo paga più di altri il calo dei consumi. La denuncia

Un piano strategico nazionale per l’agricoltura che non rincorra più le emergenze ma anticipi i problemi e metta sul tavolo le soluzioni, partendo da temi chiave come il clima, le filiere produttive e la cura del territorio: è il tema centrale del consiglio direttivo della Cia-Agricoltori al quale ha preso parte una delegazione lucana composta dai presidenti regionale Giannino Lorusso e di Matera Giuseppe Stasi e il coordinatore di Potenza e Matera Donato Distefano.

La relazione è stata tenuta dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Ha detto Fini:

“Apprezziamo tanto il lavoro fatto dal Governo in questi giorni, il modo in cui si vuole approcciare ai temi, con il confronto e l’ascolto.

Nella manovra sono già state recepite molte nostre richieste importanti, dal credito d’imposta al gasolio agricolo al bonus lavoro.

Riconosciamo anche lo sforzo in campo sulla misura Parco Agrisolare, con il superamento del limite dell’autoconsumo, e sulla riduzione dell’Iva sul pellet”.

E’ chiaro, però, che al di là della legge di Bilancio, ha aggiunto il presidente di Cia:

“il settore primario ha bisogno di programmazione e nuovi fondi, all’interno di un modello agricolo degno di questo nome per affrontare le sfide future, prima di tutto quella dei cambiamenti climatici.

Abbiamo il dovere di mettere a punto e sviluppare strumenti di adattamento, dall’agricoltura di precisione al piano invasi alle nuove tecniche genomiche, dove l’Italia può fare da apripista avviando la sperimentazione in pieno campo”.

E ancora, ha continuato Fini, sulla manodopera “occorre accelerare con il Decreto Flussi”; sui consumi “è giusto il taglio del cuneo fiscale, ma servono ulteriori risorse per rilanciare la spesa agroalimentare degli italiani”, mentre sulla fauna selvatica “è necessaria una strategia su più fronti con un piano di contenimento dei cinghiali, la riforma della legge 157/92 e un sistema più efficiente e tempestivo per gli indennizzi”.

Ha sottolineato la delegazione lucana della Cia

“Tutti temi che hanno ripercussioni specifiche in Basilicata in una situazione diventata difficile, in queste festività natalizie, specie per il comparto ortofrutticolo che paga più di altri il calo dei consumi, oltre alla nota e non più tollerabile mancanza di un Assessore regionale alle Politiche Agricole“.