“PESANTI TAGLI AL SERVIZIO DELLA GUARDIA MEDICA E A RIMETTERCI SONO SEMPRE I CITTADINI” LO DICE…

Si riaccendono i riflettori sulla sanità lucana e questa volta tocca ai Medici di Guardia.

A seguito della delibera della Giunta Regionale della Basilicata n° 347 del 3 Maggio 2017, infatti, vengono poste in essere dei tagli alle indennità di chi svolge il lavoro di assistenza sanitaria.

Tagli, che, come ha dichiarato la segretaria della CGIL Funzione Pubblica Roberta Laurino, porteranno:

“A una pesante decurtazione dello stipendio dei medici che arriveranno a percepire una retribuzione inferiore di un terzo”.

Lamentando l’assenza di interlocuzione preliminare, la Laurino ha ricordato inoltre che il provvedimento investirà circa 400 unità lavorative in tutta la Basilicata e potrebbe provocare disservizi (com’è noto, quello della Guardia Medica è un lavoro svolto dalle 20:00 alle 8:00, e nei giorni prefestivi e festivi dalle 10:00 del Sabato o prefestivo alle 8:00 del Lunedì o giorno post-festivo).

Infatti non verranno più pagate ai medici incaricati:

  • l’indennità di rischio per lavoro notturno, in sedi disagiate, lavorando da soli senza tutele;
  • quella di disponibilità ad assistere anche la popolazione pediatrica;
  • quella di usura dell’auto, poiché i medici per poter svolgere il loro lavoro utilizzano il proprio automezzo.

Sono stati due sindacalisti della Fimmg, nonché segretari provinciali di categoria di Matera e Potenza, Caterina Bruno ed Egidio Giordano, in una lettera inviata ai Sindaci del materano e del potentino, a precisare che:

“Tali indennità furono contrattate nel 2008, anno in cui fu firmato l’ultimo contratto mai più rinnovato.

Il tutto è nato da un rilievo della Corte dei Conti di Basilicata che ha chiesto al momento solo delucidazioni su tali voci. Ma la Regione, in autotutela, ha intravisto probabilmente la possibilità di risparmiare circa 600-700 euro al mese dagli stipendi dei medici della continuità assistenziale.

La decurtazione renderà meno appetibile per noi ed i nostri colleghi lavorare in Basilicata.

Pertanto, quel che già si prospetta, vale a dire la carenza di medici tra alcuni anni qui in regione, potrebbe verificarsi molto prima con il territorio lucano che sarà completamente privo di medici di medicina generale poiché nessuno vorrà e potrà garantire assistenza in tali condizioni.

Ma come ha specificato il governatore Pittella:

“L’atto è dovuto a seguito di rilievi della Corte dei Conti che ha paventato un danno erariale sulla vicenda”.

Pertanto non ci resta che aspettare.