Potenza, al San Carlo arriva il Carnevale di questi Clown per donare un sorriso a chi soffre: i dettagli

“Van per le strade in Gaia compagnia i guerrieri dell’allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti”.

Niente meglio di questo verso di Gianni Rodari può riassumere lo spirito con cui i clown dell’associazione GENTE ALLEGRA COMUNITÀ EMMANUEL si preparano ad affrontare per il terzo anno il Carnevale presso l’Ospedale San Carlo di Potenza.

Il Carnevale, da sempre considerato la festa per eccellenza dei più piccoli, trova la sua origine nel desiderio di sovvertire anche solo per un giorno tutti gli schemi imposti, per creare una realtà in cui tutto è possibile, una giornata in cui l’allegria delle maschere pervade ogni angolo

In realtà non sono soltanto i bambini ad avere bisogno di vivere il Carnevale quale occasione per riscoprirsi capaci di trovare motivi di gioia e felicità nelle piccole cose.

Questo diventa ancora più vero nei luoghi di disagio, come ad esempio gli ospedali, dove la ricchezza di un momento di sana ilarità può davvero riempire una giornata che sembra uguale alle altre ed imprimersi nella memoria, come una stanza felice a cui ritornare quando lo sconforto sembra voler prendere il sopravvento.

È, pertanto, questa la missione che si sono dati i nasi rossi di GENTE ALLEGRA COMUNITÀ EMMMANUEL: invadere pacificamente, ma con grande allegria, i corridoi e i reparti dell’Ospedale San Carlo di Potenza per trasformarli in teatri di goliardia e divertimento.

Colori, suoni e danze avranno inizio alle ore 11:00 del giorno 15 Febbraio 2020 e, per l’intera mattinata, proseguiranno in maniera itinerante nei vari reparti del nosocomio.

Significativa sarà, nuovamente, così come era già avvenuto in occasione del Natale 2019, svoltosi sempre presso l’ospedale, la partecipazione tanto dei volontari delle altre associazioni che operano in ospedale, quanto quella dei “ragazzi speciali” che hanno partecipato al progetto ” lo sport e i sensi” coordinato dal Dr. Gatto.

Questa bella contaminazione di idee e presenze porterà, infatti, all’iniziativa il valore aggiunto dell’integrazione reale costruita nei fatti e non solo nelle belle parole.

Indossare un naso rosso, ci rende, infatti, tutti clown, ci libera tutti delle impalcature mentali, ci rende tutti ridicoli nel senso puro e positivo del termine, in grado ossia di far sorridere gli altri, di regalare allegria.

Nell’idea di festeggiare il Carnevale in Ospedale vi è proprio la speranza che si possa creare qualche momento di spensieratezza in un luogo in cui i pensieri dolorosi la fanno da padroni.

Essere per un giorno tutte maschere buffe ci accomuna nella gioia per aiutarci a condividere quel dolore che prima o poi tocca ognuno di noi più o meno da vicino.

Carnevale, con le sue maschere, ci insegna l’empatia, poiché non è importante sapere chi si celi dietro la maschera per prendersi per mano e divertirsi

I guerrieri dell’allegria sono pronti a scendere in campo, che le danze abbiano inizio.

Di seguito la locandina dell’evento.