Presidio a Potenza: obbligati a lavorare fino a 13 ore al giorno! Ecco la situazione

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Cgil Basilicata:

“Da lunghissimo tempo le organizzazioni sindacali nazionali del settore elettrico FILTEM CGIL, FLAEI CISL, UILTEC UIL hanno sviluppato un duro confronto con i vertici di Enel E-Distribuzione su quanto sia importante consolidare la presenza dell’impresa di servizio pubblico sul territorio, a cominciare da uno straordinario investimento occupazionale possibile ed attuabile per un’azienda sana che produce rilevanti utili.

Ciò non solo per sanare vecchi e ricorrenti problemi rivenienti da continue riorganizzazioni aziendali improntate al “dimagrimento” degli organici ed alla “desertificazione” delle strutture, ma anche per predisporre la società nel poter corrispondere, con le necessarie competenze, alla sfida imposta dalla cosiddetta transizione energetica che punta sulla rete di distribuzione nazionale quale infrastruttura primaria e strategica.

Una prima e immediata risposta alle nostre pressanti, reiterate e inascoltate richieste sarebbe l’avvio delle assunzioni per un numero congruo e assolutamente necessario a sostenere carichi di lavoro non più sopportabili, assicurare adeguati livelli di sicurezza agli stessi lavoratori e consentire di rilanciare la macchina degli ingenti investimenti che l’azienda stessa dichiara di voler effettuare anche in Basilicata attraverso i diversi progetti avviati con PON, PON2, POR.

L’investimento, previsto per il 2021, raddoppierebbe i volumi sulla rete regionale in aggiunta al programma strategico di virtualizzazione digitale della rete, in programma a partire dalla città di Matera.

Riteniamo scellerate e irricevibili le proposte di Enel E-Distribuzione rispetto alla esternalizzazione delle attività di “core business” dell’area Distribuzione, come le manovre di esercizio sulla rete elettrica di media tensione, in un momento in cui le competenze e le professionalità presenti in azienda sono fondamentali per rendere concreti e ben indirizzati gli investimenti oltre all’ennesima ottimizzazione della reperibilità operativa e tecnica con l’estensione degli ambiti di intervento delle squadre a ciò deputate, riferiti a tutta la regione e non più a porzioni di territorio denominate “unità operative”.

Al contrario, la reperibilità operativa e tecnica andrebbe rafforzata soprattutto in territori, come quelli della Basilicata, prettamente montani, con evidenti situazioni di difficoltà per ciò che attiene alla viabilità e che dilatano i tempi di intervento, con un numero di guasti sempre maggiori ed imprevedibili rispetto ai quali la stessa società è spesso in corsa nel pagamento di ingenti penali.

Inoltre il rafforzamento della reperibilità operativa attraverso un consistente numero di nuove assunzioni, permetterebbe di assolvere al dettato contrattuale di turnazioni una settimana su quattro, ormai disattese da tempo dall’azienda, con situazioni di stress e di autentico rischio e pericolo per i lavoratori obbligati a effettuare lavoro straordinario per intere e interminabili giornate di lavoro (fino a 13 ore giornaliere), ripetute con frequenza non più tollerabile.

L’introduzione di un regime ad orari sfalsati per il personale che opera nel territorio peserà ulteriormente sui carichi di lavoro già insopportabili, in barba a tutti i proclami che l’azienda dichiara di voler attuare per ciò che attiene ai tempi di conciliazione “vita e lavoro”.

Decisioni che, se attuate, creeranno ulteriori criticità al sistema elettrico soprattutto sul tema della sicurezza dei lavoratori, in una fase in cui si registra un crescente numero di incidenti, alcuni mortali, in particolare fra il personale delle imprese che lavorano per Enel E-Distribuzione.

Per questi motivi, si è deciso di avviare una dura vertenza con l’azienda che vede coinvolte tutte le lavoratrici e i lavoratori di E-Distribuzione spa (gruppo ENEL) e che si protrarrà fino a quando non si riceveranno le giuste risposte a tutti i gridi di allarme che arrivano da ogni parte d’Italia e dalla nostra regione.

Fino al 21 novembre sono infatti programmate e in corso 30 giorni di sciopero delle prestazioni in regime straordinario per attività programmate e programmabili.

Il 19 novembre è stato inoltre indetto lo sciopero generale da tenersi nelle prime 4 ore della stessa giornata per ogni turno di lavorazione e/o articolazione d’orario.

Nella mattinata dello stesso giorno dello sciopero sono previsti due presidi di lavoratrici e lavoratori che si terranno presso le rispettive prefetture di Potenza e di Matera con la previsione di un numero massimo di 50 partecipanti per ciascun presidio.

Il Servizio Elettrico e la Rete di Distribuzione Nazionale è patrimonio essenziale e strategico per tutto il Paese e per la Basilicata e non può assolutamente “barattarsi” con meri interessi economici e finanziari, soprattutto, in un questo tragico tempo di straordinaria emergenza che stiamo tutti vivendo.

Va assolutamente difeso l’operato e la sicurezza delle lavoratrici e dei Lavoratori impegnati nel settore che quotidianamente con abnegazione hanno fin qui garantito, e desiderano ancora garantire per il futuro, la qualità e la continuità del nostro servizio elettrico regionale”.