Tito Scalo: mai partite le operazioni per eliminare pericolosi inquinanti! Ecco cosa sta succedendo

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dei Consiglieri Regionali M5S, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci:

“Abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale per avere una serie di informazioni in merito alla bonifica del sito industriale della ex Daramic di Tito Scalo (PZ).

Questa azienda per molti anni è stata impegnata nella produzione di separatori per batterie con uso di solventi clorurati, quali, ad esempio, il tricloroetilene.

La storia della ex Daramic, successivamente Step One (verso la quale pende una procedura fallimentare presso il Tribunale di Potenza), è stata caratterizzata dalla scoperta presenza di pericolosi componenti inquinanti nelle acque di falda.

Situazione che ha determinato anche l’intervento del Ministero dell’Ambiente per predisporre tutti gli interventi volti a ridurre l’impatto ambientale e, soprattutto, realizzare una volta per tutte la bonifica del sito inquinato.

È opportuno ricordare che il progetto, con il relativo cronoprogramma degli interventi di bonifica, è stato integrato già negli anni scorsi e poi approvato dalle Conferenze di servizi alle quali hanno partecipato gli Enti competenti (tra questi, oltre alla Regione, la Provincia di Potenza ed il Comune di Tito), ma concretamente le operazioni per l’eliminazione di numerosi rifiuti e scarti industriali non sono mai partite.

Oltre al danno, dunque, la beffa.

Nei mesi scorsi la Direzione Generale per il Risanamento ambientale del Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla Regione Basilicata informazioni aggiornate sull’area ex Daramic, rilevando diverse criticità in merito alla presenza di rifiuti e all’esigenza di provvedere alla bonifica del sito verso il quale la stessa Regione deve impiegare risorse economiche proprie.

Al momento, però, nessuna azione concreta è stata messa in campo.

La Regione Basilicata continua a non affrontare con la giusta determinazione una vicenda ormai ultradecennale e con ripercussioni anche per la salute umana molto gravi.

È giunto il momento quindi che si desti dal torpore.

Da qui la nostra interrogazione per conoscere quali provvedimenti la Regione Basilicata intende adottare per avviare le attività di bonifica dell’intera area del sito industriale ex Daramic e a quanto ammontano le risorse economiche che si intendono mettere a disposizione per interventi non più differibili”.